Lettera alla moglie di un martire comunista, compagno di cella del martire Don Giuseppe Morosini
Il compagno di “don Peppino” nella cella 382 era un ragazzo comunista di 23 anni, Epimenio Liberi, che aveva partecipato ai combattimenti di Porta San Paolo contro i nazisti nel settembre del ’43 e che aspettava dalla giovane moglie il terzo figlio. I due divennero amici. Per il bambino in arrivo Don Giuseppe Morosini scrisse una ninna nanna, parole e note, che cantava tra l’altro così:
“…C’è un castello di fate in riva al mare C’è un castello di re sopra la terra C’è una bionda regina fra le ancelle C’è una dolce madonna fra le stelle
Il castello del re è la tua culla E la bionda regina è la tua mamma Che con le fate ti ripete in coro La più amorosa e dolce ninna nanna…”.
Il giovane spedì alla moglie il testo della composizione, aggiungendo a matita in fondo al foglio: “Cara Giovanna, nella mia cella c’è un amico carissimo, ti stupirai nel sentir dire che è un prete, ed è autore della presente Ninna Nanna, il mio amico Peppino, mi ha promesso che farà lui il battesimo e dirigerà l’orchestra che dovrà eseguire la presente quando si farà la festa del battesimo; se non capita qualche guaio”.
Epimenio Liberio fu ucciso alle Fosse Ardeatine il 24 Marzo, pochi giorni prima della fucilazione di Don Morosini a Forte Bravetta, all’alba del 3 Aprile 1944, lunedì di Pasqua.
(tratto dal libro “La Battaglia di Roma” di Claudio Fracassi. Ed. Mursia, pag. 287