IL CORAGGIO DELLE CAMICIE NERE
Italiano hij’e puta, asesino y cobarde …
ovvero l’inverso del luogo comune ‘’italiani brava gente”.
In Spagna come altrove (Abissinia, Etiopia, Libia, Balcani, Grecia …) le truppe fasciste italiane si macchiarono di stragi, orribili per quanto militarmente inutili e dettate solo da esigenze di terrore, dominio totale, ricerca dell’applicazione pedissequa delle volontà mussoliniane.
In Catalogna, il 17 gennaio 1939 a Santa Coloma de Queralt, la Divisione Littorio si macchiò di uno tra i peggiori eccidi di persone inermi.
Tra le 225 e le 250 persone -quasi tutte madri con bambini o anziani- che fuggivano dall’avanzata franchista vennero ammucchiate e falciate da mitragliatrici disposte organicamente attorno a loro.
Per i fascisti italiani ed i loro alleati spagnoli coi mercenari marocchini, per portoghesi e tedeschi, chiunque fuggisse dal loro terrore era uno dei “rojos peligrosos” e come tale andava annientato con meticolosa costanza.
I repubblicani che da lontano furono testimoni del massacro relazionarono di aver ricevuto una “impresiòn verdaderamente dantesca”.
Poco distante da quel massacro, alcuni giorni dopo, un contadino di nome Celestino Garcia Moreno, da solo e con sole cinque bombe a mano, interruppe l’avanzata di tredici carri italiani della Divisione Littorio, distruggendone tre e mettendo in fuga gli altri.
Armato di piccone, ruppe la porta di uno dei carri facendo prigioniero un implorante equipaggio di camicie nere cariche più di gradi militari che non di coraggio: il capitano Osvaldo Arpaia, il tenente Mario Ricci, i sergenti Marino Bolgioni e Nello Mangiacapra.
Come dicevano i compagni spagnoli, ‘’ognuno di noi vale 15 fascisti italiani”. In battaglia non contavano gli stivali tirati a lucido e le tute blu spagnole erano più gagliarde delle divise da sartoria raffinata.
Esattamente un anno dopo Celestino fu catturato. Nel giugno del ’39, in una delle innumerevoli fucilazioni di massa volute da Franco -il caudillo che aveva emanato il cinico ordine che ogni domanda di grazia gli venisse presentata solo ad esecuzione avvenuta- venne assassinato con altri 79 compagni al muro del Cimitero dell’Est, in Madrid.
Come vedete, fucilarono 80 compagni ma non riuscirono a seppellire anche la memoria.
“Uomini che tra le radici,
come radici gagliarde,
andate dalla vita alla morte,
andate dal nulla al nulla … “ [Miguel Hernàndez]
[Sintesi, traduzione ed adattamento miei sulla base del lavoro preziosissimo di memoria dell’amica e compagna Maria Torres].
Tramite Aldo Di Buhacenci